Con l’arrivo del 2025, entra ufficialmente in vigore un nuovo incentivo destinato alle famiglie che intendono sostituire i propri elettrodomestici obsoleti con modelli più efficienti e prodotti in Europa. Questo nuovo Bonus Elettrodomestici 2025 è stato introdotto dalla Legge di Bilancio e, grazie a un emendamento approvato il 10 aprile al DL Bollette, si arricchisce di importanti precisazioni operative.
Vediamo insieme a chi spetta, quali sono i requisiti e come funzionerà, in attesa delle istruzioni definitive da parte di Invitalia e della piattaforma gestita da PagoPA.
A chi spetta il Bonus Elettrodomestici 2025
Secondo quanto previsto dall’articolo 1, commi 107-111 della Legge n. 207/2024, il bonus si rivolge ai nuclei familiari che acquistano nel 2025 elettrodomestici ad alta efficienza energetica e prodotti in stabilimenti situati all’interno dell’Unione Europea. Per accedere al contributo, dovrà essere contestualmente smaltito un elettrodomestico con classe energetica inferiore.
I requisiti principali:
- Acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza, con classe energetica individuata da un apposito decreto attuativo;
- Produzione europea dell’elettrodomestico;
- Smaltimento documentato di un vecchio apparecchio con classe inferiore a quella del nuovo;
- Possesso di un indicatore ISEE se si desidera accedere alla soglia maggiorata del contributo.
A quanto ammonta il contributo
Il contributo riconosciuto copre fino al 30% del costo del singolo elettrodomestico, con i seguenti limiti:
- Massimo 100 euro per ogni famiglia;
- Massimo 200 euro per i nuclei familiari con ISEE inferiore a 25.000 euro;
- Un solo contributo per nucleo familiare;
La misura mira sia a incentivare il risparmio energetico nelle abitazioni, sia a promuovere il riciclo dei vecchi apparecchi e a sostenere la produzione industriale europea.
Per il 2025 è stato istituito un fondo da 50 milioni di euro, con un tetto massimo di spesa nazionale.
Novità introdotte con l’emendamento al DL Bollette
L’emendamento approvato il 10 aprile 2025 ha precisato alcuni aspetti fondamentali della misura:
- La gestione informatica sarà affidata alla piattaforma PagoPA, già utilizzata per altri incentivi statali;
- Invitalia sarà il soggetto incaricato delle attività istruttorie, dei controlli e della gestione finanziaria;
- Il compenso complessivo per la gestione amministrativa non potrà superare il 3,8% delle risorse stanziate;
- Il nuovo testo chiarisce che gli apparecchi dovranno essere prodotti in uno stabilimento europeo e accompagnati dallo smaltimento dell’apparecchio sostituito, di classe energetica inferiore rispetto a quella del nuovo dispositivo acquistato.
Come ottenere il bonus: cosa sappiamo finora
L’accesso al bonus avverrà tramite una piattaforma online, accessibile dal portale ufficiale dell’incentivo, la cui gestione è demandata a PagoPA S.p.A. I beneficiari dovranno registrarsi e autenticarsi con SPID, CIE o CNS, e potranno verificare l’ammissibilità e ricevere conferma del contributo.
Attenzione: il bonus potrà essere utilizzato come sconto diretto in fattura, ma solo dopo la pubblicazione del decreto attuativo e l’attivazione della piattaforma operativa. Ad oggi, siamo in attesa delle istruzioni operative definitive da parte di Invitalia.
Considerazioni finali
Questa misura rappresenta un’opportunità concreta per le famiglie italiane di ammodernare i propri elettrodomestici, con un occhio al portafoglio e uno alla sostenibilità. Tuttavia, sarà fondamentale monitorare l’uscita dei provvedimenti attuativi per capire quando e come presentare domanda.