Fabrizio Di Patti – Dottore Commercialista

Mutuo usurario: il nuovo affiancamento con esperti commercialisti e avvocati

Con l’entrata in vigore del Decreto Sicurezza (D.L. 11 aprile 2025, n. 48), dal 12 aprile scorso è operativo un importante rafforzamento normativo a tutela delle vittime di usura, grazie all’introduzione dell’art. 14-bis nella Legge n. 108/1996. La misura introduce un nuovo sistema di controllo e assistenza professionale obbligatoria per i beneficiari del Fondo statale di solidarietà, finalizzato a garantire una gestione trasparente e produttiva dei mutui agevolati concessi a chi ha avuto il coraggio di denunciare l’usura.

1. Affiancamento professionale per chi accede al Fondo antiusura

Chi accede ai benefici del Fondo statale per le vittime dell’usura, gestito da CONSAP, si trova spesso in condizioni economiche complesse e a rischio. Il nuovo articolo 14-bis stabilisce che, per ogni beneficiario, venga nominato un consulente qualificato (tra commercialisti, revisori o avvocati) incaricato dal prefetto.

L’esperto avrà il compito di:

  • supportare la pianificazione dell’uso del mutuo ricevuto,
  • assistere nella gestione degli investimenti e nella ripartenza dell’attività economica,
  • garantire che le risorse siano utilizzate correttamente e in ambito legale.

Dal momento della nomina, le somme concesse tramite mutuo vengono destinate a un patrimonio separato, vincolato esclusivamente al rilancio dell’attività economica. Una tutela ulteriore per evitare abusi e irregolarità.

2. Un nuovo albo nazionale degli esperti

Il decreto prevede l’istituzione di un albo nazionale degli esperti antiracket e antiusura, presso l’Ufficio del Commissario straordinario competente. Possono farne parte:

  • dottori commercialisti,
  • avvocati,
  • revisori legali,
  • altri professionisti con comprovata esperienza nella gestione d’impresa o nel settore economico della vittima.

La nomina dell’esperto avverrà su base provinciale, a cura del prefetto, e l’incarico avrà durata quinquennale, rinnovabile una sola volta.

L’esperto dovrà presentare:

  • rendiconti periodici e annuali sull’impiego dei fondi,
  • una relazione finale di chiusura,
  • eventuali segnalazioni di anomalie.

In caso di gravi inadempienze, l’incarico potrà essere revocato. Se emerge un uso improprio delle risorse, il mutuo potrà essere revocato e le somme recuperate.

Il compenso dell’esperto sarà a carico del Fondo antiracket e antiusura, e non graverà sul finanziamento concesso alla vittima.

3. In arrivo il regolamento attuativo

Entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto, è atteso un ulteriore decreto del Ministero dell’Interno, che disciplinerà i dettagli operativi dell’albo. Tra le previsioni:

  • i requisiti di iscrizione all’albo nazionale,
  • i limiti al numero di incarichi per ciascun esperto,
  • i criteri di rotazione e trasparenza nelle nomine,
  • l’ammontare minimo e massimo dei compensi.

In sintesi

Il nuovo meccanismo di affiancamento professionale per le vittime di usura rappresenta un passo avanti importante nel sostegno concreto per chi subisce l’usura. Per commercialisti, avvocati e revisori, si tratta anche di un’opportunità per mettere le proprie competenze al servizio della legalità e del reinserimento economico.

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